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Autori di Riferimento

La Dialogica è il risultato di uno sforzo conoscitivo che parte dall’intersezione tra la filosofia del linguaggio e della conoscenza di Wittgenstein, Foucault e Gadamer, la tradizione postmoderna nelle scienze umane e lo spazio epistemologico aperto dalla fisica quantistica di Werner Heisenberg. 

 

Wittgenstein: la dialogica coglie e riformula il percorso e lo scarto che Wittgenstein compie rispetto al considerare il linguaggio prima come “calcolo”, poi come “sistema” e infine come “forma di vita” (Wittgenstein, 2000). Secondo l’autore il linguaggio, attraverso una molteplicità di “usi” diversi e possibili, contribuisce a generare e mantenere differenti assetti di “realtà discorsive”. Ogni uso, ogni “gioco linguistico”, ha delle proprie specifiche regole che lo rendono riconoscibile, condivisibile e, appunto, utilizzabile. Cambiando la regola si modifica l’uso e dunque l’assetto di realtà discorsiva che si genera nell’uso del linguaggio naturale (Wittgenstein, 2009).

 

Gadamer: da Gadamer la Dialogica coglie le riflessioni rispetto la centralità attribuita al testo e alla critica della pretesa neutralità dell’osservatore. Il testo vale come estrinsecazione del pensiero nella storia e l’accesso a questo non è un procedimento assimilabile alla scoperta scientifica. Qualsiasi atto conoscitivo si dà come atto ermeneutico dove il lettore, sulla base del contesto culturale cui appartiene e delle conoscenze che porta, cerca e trova significati differenti. Non si dà dunque conoscenza testuale come conoscenza di verità incontrovertibile, poiché l’interazione tra testo e lettore varia nel tempo e nella geografia culturale (Gadamer, 2010).

 

Foucault: attraverso lo studio della follia (Foucault, 2011), dello sguardo medico (Foucault, 1998), dei fondamenti epistemici (Foucault, 2016), delle istituzioni psichiatriche (Foucault, 2004) e delle strutture penitenziarie (Foucault, 2014) Foucault arriva a delineare una modalità storico-discorsiva per lo studio della conoscenza (Foucault, 2015; 2004). La storia della conoscenza umana non si dà in altro modo se non tramite archivi di testo. Nella lettura di questi è possibile scavare a fondo e far emergere lepisteme, ovvero quelle “regole del discorso” su cui si fonda un intero periodo intellettuale (Foucault, 2016): queste regole si presentano come insiemi di “eventi discorsivi” tra loro discontinui, quindi definibili e distinguibili, nonché in interazione tra loro (Foucault, 2015; 2004).

 

Heisenberg: la Dialogica fa proprio lo scarto paradigmatico innescato dai lavori di Werner Heisenberg (Heisenberg, 2002; Lindley, 2008) sul principio di indeterminazione del 1927 e dalla successiva interpretazione di Copenaghen (Bohr, 2012). Con la fisica quantistica viene introdotta e formalizzata per la prima volta la nozione di interazione, in quanto non si può prescindere dal considerare le modalità attraverso cui l’osservatore e l’osservato interagiscono nel generare la realtà misurata (Heisenberg, 2015). Da qui la Dialogica, situandosi anch’essa in quelli che prendono il nome di paradigmi interazionistici, inserisce nel proprio fondamento, teoria e metodo un principio di incertezza intrinseca all’interazione tra gli elementi degli assetti discorsivi che, nell’uso da parte degli esseri umani, configurano “eventi discorsivi”, ovvero configurazioni considerate per senso comune realtà di fatto e stati di cose sussistenti.


Scienze Umane Post-Moderne: la Dialogica fa proprie alcune nozioni centrali dell’approccio post moderno delle scienze umane, quali: la critica e l’abbandono del costrutto di psiche come elemento individuale-interiore (Gergen, 2011; Hubert, 2001), la concezione di realtà come costruzione sociale (Gergen, 1994; 2009), l’interesse teorico-metodologico per il linguaggio (Wetherell and Potter, 1987; Todorov, 1984) e l’approfondimento dei metodi di analisi discorsiva (Edwards & Potter, 1992). Con l’incedere della visione costruttivista (Vygotskii, 2007; Breuer & Watzlawick, 2006; Bruner, 1992) e interazionista (Blumer, 1986; Mead, 2015; Sandstrom, Martin & Lively, 2013), viene proposto di spostare il focus di studio di queste discipline dall’indagine sulla struttura della psiche all’indagine su come si costruiscono i significati che le persone utilizzano per muoversi nel mondo e orientarsi nei contesti di vita (Harré & Gillett, 1994; Shotter, 2017; Valsiner, 2002). In questa prospettiva di ricerca aperta dalla riflessione post-moderna, la Dialogica individua come oggetto d’indagine le “modalità discorsive” che possono essere impiegate dagli esseri umani nella configurazione di “realtà sociali”. Rispetto dunque le discipline umanistiche post-moderne il passaggio compiuto dalla Dialogica, dunque, è ulteriore: l'oggetto di indagine della dialogica non sono più solamente i “significati” e la loro costruzione, ma i modi d’uso del linguaggio naturale e il modo in cui configura il “senso” per eventi discorsivi di realtà (Turchi & Orrù 2014); a tutto questo è conferito un valore numerico che consente la possibilità di misurare le proprietà delle configurazioni discorsive.

 

 

 

Riferimenti

Blumer, H. (1986). Symbolic Interactionism: Perspective and Method. University of California Press.

 

Bohr, N. (2012). I quanti e la vita. Unità della natura. Unità della conoscenza. Translated by Paolo Gulmanelli. Bollati Boringhieri.

 

Breuer, R. , & Watzlawick, P. (2006). La realtà inventata: contributi al costruttivismo. Feltrinelli.

Bruner, J. (1992). Acts of Meaning: Four Lectures on Mind and Culture (Jerusalem-Harvard Lectures). Harvard University Press.

Edwards, D., & Potter, J. (1992). Discursive Psychology. SAGE Publications.

Foucault, M. (1998). Nascita della clinica. Una archeologia dello sguardo medico. Einaudi.

Foucault, M. (2004). Il potere psichiatrico. Corso al Collège de France (1973-1974). Translated by M. Bertani. Feltrinelli.

Foucault, M. (2004). L'ordine del discorso e altri interventi. Translated by A. Fontana, M. Bertani, and V. Zini. Einaudi.

 

Foucault, M. (2011). Storia della follia nell'età classica. Edited by Mario Galzigna. Bureau Biblioteca Univ. Rizzoli.

Foucault, M. (2014). Sorvegliare e punire. Nascita della prigione. Translated by A. Tarchetti. Einaudi.

 

Foucault, M. (2015). L'archeologia del sapere. Bureau Biblioteca Univ. Rizzoli.

 

Foucault, M. (2016). Le parole e le cose. Un'archeologia delle scienze umane. Translated by E. A. Panaitescu. Bureau Biblioteca Univ. Rizzoli.

 

Gadamer, H. G. (2010). Verità e metodo. Edited by Gianni Vattimo. Translated by Gianni Vattimo. Bompiani.

Gergen, K. J. (1994). Realities and Relationships: Soundings in Social Construction. Harvard University Press.

 

Gergen, K. J. (2009). An Invitation to Social Construction. SAGE Publications.

 

Gergen, K. J. (2011). “The Self as Social Construction.” Psychological Studies 56:108-116.

Harré, R., & Gillett, G. (1994). The Discursive Mind. SAGE Publications.

Heisenberg, W. (2002). Indeterminazione e realtà. Translated by G. Gembillo. Guida.

Heisenberg, W. (2015). Fisica e filosofia. Translated by Giulio Gnoli. Il Saggiatore.

Hubert, H. J. (2001). “The Dialogical Self: Toward a Theory of Personal and Cultural Positioning.” Culture & Psychology 7 (3): 243-281.

Lindley, D. (2008). Uncertainty: Einstein, Heisenberg, Bohr, and the Struggle for the Soul of Science. Anchor Books/Random House.

Mead, G. H. (2015). Mind, Self, and Society: The Definitive Edition. Edited by Daniel R. Huebner, Hans Joas, and Charles W. Morris.

University of Chicago Press.

Sandstrom, K. L., Martin, D. D., & Lively, K.J. (2013). Symbols, Selves, and Social Reality: A Symbolic Interactionist Approach to Social

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Shotter, J. (2017). “Persons as dialogical-hermeneutical-relational beings – New circumstances ‘call out’ new responses from us.” New Ideas in

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Todorov, T. (1984). Mikhail Bakhtin: the dialogical principle. Translated by Wlad Godzich. University of Minnesota Press.

Turchi, G. P., & Orrù, L. (2014). Metodologia per l'analisi dei dati informatizzati-M.A.D.I.T. Fondamenti di teoria della misura per la scienza dialogica. Edises.

Valsiner, J. (2002). “Forms of Dialogical Relations and Semiotic Autoregulation within the Self.” Theory & Psychology 12 (2): 251-265.

Vygotskii, L. S. (2007). Pensiero e linguaggio. Giunti Editore.

Wetherell, M., & Potter, J. (1987). Discourse and Social Psychology: Beyond Attitudes and Behaviour. Edited by SAGE Publishing.  SAGE Publications.

Wittgenstein, L. (2000). Libro blu e Libro marrone. Edited by A. Conte. Einaudi.

 

Wittgenstein, L. (2009). Ricerche filosofiche. Edited by Mario Trinchero. Einaudi.

 

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